Se fai caso a dov’è la tua mente durante la maggior parte del giorno e delle attività quotidiane, potrai notare che essa vaga tra il passato e il futuro, tra ricordi e progetti, tra rimpianti e ansie. Passiamo molto del nostro tempo lontani dal momento presente, da ciò che sta accadendo attorno a noi. Distanti dalle parole dette da chi ci è accanto, distanti dal percepire suoni, odori, sapori di ciò che c’è nell’ambiente circostante, da ciò che mangiamo, da ciò che abbiamo tra le mani. Lontani dal vedere chiaramente chi abbiamo di fronte, i suoi lineamenti, i tratti particolari, l’espressività…
Seguire il fiume in piena dei nostri pensieri è una delle vie più dirette verso l’infelicità.
Reagire alle nostre emozioni e ai nostri impulsi, farsi trascinare dalla negatività degli scenari mentali che ci siamo costruiti, che abbiamo immaginato… ostinarsi a pensare a cosa trascorse che non potranno essere mai più cambiate, non accettare di lasciar andare. Vivere nella costante speranza che arrivi un momento migliore, il momento opportuno, il momento adatto.
Tutto questo ha come unico effetto quello di farci perdere il presente. Attimi importanti, eventi, particolari che non torneranno più e a cui non abbiamo prestato sufficiente attenzione.
La felicità sta lì e noi non ce ne curiamo.
Viviamo con il pilota automatico. Diamo per scontate troppe cose che ci sembrano ormai banali e scontate (fino al momento in cui rimpiangiamo di non averle più!).
Può sembrare un inno alla riscoperta dei valori e delle piccole cose (ed in parte è anche in questo che si tramuta), ma è MINDFULNESS: la capacità di vivere nel momento presente. Di prestare attenzione consapevole a tutto ciò che c’è nell’istante attuale.
Diventare consapevoli del “qui e ora” è una pratica che va allenata, poiché l’uomo della società moderna vive una routine ben distante da questo concetto. Ora va di moda il multitasking! Che è esattamente il contrario di ciò che ci permette di restare psicofisicamente sani!
Riuscire a ritagliare sempre più momenti Mindfully all’interno della propria quotidianità risulta sempre più essenziale per svariate ragioni: dalla gestione dell’emotività, all’aumento della produttività lavorativa, dal ridurre lo spreco di tempo, al sintonizzarsi maggiormente con gli altri, all’ascolto, alla presenza appunto.
Per queste ragioni la strategia della Mindfulness è entrata nel ventaglio delle tecniche psicoterapeutiche di stampo cognitivo-comportamentale, e viene impiegata a supporto dei trattamenti psicologici di ansia, panico, depressione, gestione degli impulsi di rabbia e di fame nervosa, nonché nella gestione del peso corporeo.
Due specifici protocolli mindfulness, applicati all’interno di psicoterapie cognitive, sono quelli destinati alla gestione del rapporto con l’alimentazione [utili soprattutto nei casi di fame nervosa, binge eating, e gestione del peso corporeo (la mindful eating – MB-EAT)] e alla gestione dello stress e dell’ansia (il MBSR, mindfulness based stress reduction).
Per avere maggiori informazioni riguardo a modalità, costi e durata dei trattamenti, contattami ad uno dei miei recapiti (clicca qui per la sezione Contatti).
Seguendo questo link, trovi il questionario gratuito : “Quanto sei mindful?” , per testare il tuo livello di attenzione consapevole al momento presente.
Letture consigliate: Quaderno d'esercizi di mindfulness
Mindfulness al lavoro. Piccolo manuale di sopravvivenza allo stress