La mindful eating è una strategia psico-corporea che consente di recuperare l’ascolto del corpo e della mente e di entrare in pieno contatto con l’esperienza del mangiare.
I percorsi di mindful eating sono rivolti allo sviluppo di consapevolezza corporea, alimentare ed emotiva, al fine ultimo di ripristinare un rapporto sereno e non ansiogeno con il cibo e il proprio corpo. Sono pertanto utili all'eliminazione o riduzione delle abbuffate e della fame nervosa, e aiutano a non fossilizzarsi su programmi dietetici preconfezionati ed estremamente rigidi o restrittivi.
Si rivolgono a tutti coloro che manifestano difficoltà a seguire un regime alimentare sano ed equilibrato: dalla presenza di frequenti spuntini fuori orario allo snack notturno, da sporadiche occasioni di perdita di consapevolezza fino alle vere e proprie abbuffate.
Anche chi limita la propria alimentazione, ricorre frequentemente a diete o evita di mangiare determinati cibi per timore di poterne fare scorpacciate, vive un rapporto ansioso e burrascoso con l’alimentazione, che spesso comporta un andamento di peso “a yo-yo” e sbalzi di umore.
Cercare di seguire una dieta senza adottare un corretto approccio mentale all’alimentazione, rischia di diventare deleterio e causare meccanismi psicologici e circoli viziosi in grado di amplificare le difficoltà presenti, piuttosto che diminuirle o risolverle.
Il percorso di mindful eating si articola di incontri a cadenza settimanale, della durata di circa 1 ora/1h e mezza, che possono essere svolti individualmente (sotto specifica richiesta personale) o in piccoli gruppi, di massimo 10 partecipanti.
L’approccio mindfulness su cui si basa questa strategia terapeutica prevede l’acquisizione della capacità di stare nel momento presente, in maniera non giudicante, ma soltanto osservando ciò che sta accadendo al corpo e alla mente, senza reagire agli stimoli che si notano. Prendendosi il tempo necessario per divenirne consapevoli e attuare la scelta più opportuna e “saggia”, e non impulsiva.
I percorsi di alimentazione consapevole, di mindful eating, sono pertanto rivolti alla riduzione di:
- Abbuffate ricorrenti e compulsive
- Bulimia nervosa
- Episodi di alimentazione incontrollata (Binge eating)
- Fame “nervosa” (alimentazione emotiva)
Lo scopo principale non è la perdita di peso, ma l’acquisizione di una differente modalità di rapportarsi al cibo e all’alimentazione. Acquisita questa capacità, la perdita di peso (qualora necessaria) potrà insorgere come conseguenza (a causa del miglioramento dell’alimentazione che il percorso solitamente comporta) o potrà essere implementata attraverso il ricorso ad un dietista/nutrizionista, che si occuperà di stabilire delle idonee linee-guida personalizzate sulla base degli specifici metabolismi e fabbisogni personali.
FAQ:
- Solitamente, dopo poco tempo, smetto di seguire i consigli del dietologo/nutrizionista, anche qui c’è da seguire una dieta? No. In assenza di problematiche mediche specifiche (allergie, intolleranze, cardiopatie, diabete, celiachia…), la mindful eating si propone di far riscoprire alle persone il gusto di mangiare quello che desiderano senza particolari privazioni.
- Mi stai dicendo che potrò mangiare tutto quello che voglio e perdere peso? Probabilmente sì. Tutto quello che vuoi MA seguendo le sensazioni corporee ed emotive.
- Quindi se mi viene voglia di merendine, pizza, gelato, cioccolata o altro, potrò mangiarli? Sì, seguendo le sensazioni corporee ed emotive.
- Dove sta la fregatura? Una fregatura c’è. Lo ammetto. Avere consapevolezza delle sensazioni corporee ed emotive, significa capire se si ha fame o solo “voglia” di cibo e distinguere la vera fame dal bisogno di mangiare per colmare la noia, per placare l’ansia o annebbiare i sensi di colpa, ad esempio. Significa quindi giungere al punto da dirsi: “Se sono consapevole di non avere fame e di desiderare il cibo per distrarmi in qualche modo, allora forse non dovrei mangiare e gestire il momento difficile con un’altra strategia”. Ecco, qual è la “fregatura”, se così vogliamo chiamarla. Diventare consapevoli delle scelte alimentari o del modo in cui mangiamo ci aiuterà a selezionare cibi, porzioni e momenti idonei; in questo modo la perdita di peso o l’equilibrio del peso-forma saranno possibili senza ricorrere a particolari diete miracolose o restrittive!
- Non sono mai riuscita a gestire in altro modo le mie emozioni, come farò a farlo adesso? La presa di consapevolezza verrà sostenuta e affiancata dall’apprendimento delle capacità di gestione emotiva. Cercheremo di capire quali sono le emozioni o le situazioni di vita che fai più difficoltà a gestire e ti insegnerò strategie psicologiche ed esperienziali per “risolvere” ansia, rabbia, noia, colpa, tristezza, inadeguatezza e quant’altro, senza ricorrere alla dispensa!
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Riferimenti: Mindful eating: una metodologia innovativa per regolare il rapporto con il cibo. State of Mind