Quando si tratta di scegliere cosa mangiare per migliorare o mantenere il proprio stato di salute, ognuno ha qualcosa di diverso da dire. Ovunque troviamo informazioni sul “miglior” alimento, modalità, orario o regola alimentare.
Questi consigli alimentari propongono messaggi “estremi”, assoluti, in “bianco o nero”, su ciò che è buono e ciò che è cattivo. Tendono inoltre a porre etichette ai cibi e agli individui (vegetariani, onnivori, organico, biologico, senza zucchero e così via). E poi presentano delle dicotomie (delle contrapposizioni): meglio seguire la dieta o mangiare seguendo l’intuizione, meglio la dieta innovativa o quella preistorica, meglio mangiare con consapevolezza o senza!
Questi messaggi non solo confondo, ma possono anche eliminare il piacere e la semplicità derivanti dal fare ciò che di norma è un’attività semplice, nutriente e quotidiana: il mangiare per nutrire i nostri corpi.
Siamo pieni zeppi di regole che dovrebbero aiutarci a vivere meglio. Alcune di esse sono in effetti salutari, ma il problema, quando si parla di regole alimentari, è che molte di esse non sono basate su prove scientifiche. I limiti e/o divieti alimentari promuovono inoltre un senso di inadeguatezza verso se stessi, verso il proprio corpo e le proprie azioni e desideri. Causano stress e causano una relazione distorta e ansiogena con il cibo e tutto ciò che risulta correlato con l’atto del mangiare. Peggio ancora, tali idee sembrano trasmettersi da una generazione all’altra. Non è strano che i bambini di 8 anni mostrino sempre più di frequente sintomi di alimentazione squilibrata.
La mindful eating e i percorsi psicologici basati su questa strategia promuovono l’alimentazione consapevole o il mangiare consapevole, una pratica che consente di prendere coscienza del rapporto che abbiamo instaurato con il cibo e il mangiare. Invece di focalizzarsi su regole e doveri, ci si concentra sui propri principi e valori, utilizzando i sensi per riscoprire i sapori del cibo con curiosità, lasciando andare sensazioni di colpa, timore o vergogna. Si apprende l’ascolto del corpo e a coltivare una saggezza interiore, con l’intenzione di prendersi cura di se stessi.
Da questa prospettiva, ci sono pochissime regole alimentari esterne che meritano attenzione.
Se sei il tipo di persona a cui piacere seguire uno schema, potresti prendere in considerazione questi suggerimenti:
- Mangia in modo vario, usando soprattutto cibi naturali e poco elaborati
- Ascolta i segnali interni di fame e sazietà
- Mangia lentamente usando tutti i sensi per assaporare e gustare il cibo
- Scegli alimenti che ti aiutano a prenderti cura di te stesso, degli altri e del pianeta
- Evita regole che ti facciano sentire limitato e disconnesso dal corpo
- Sii consapevole dell’impatto delle regole che stai trasmettendo alle generazioni future (in primis ai tuoi figli!)
- Nutri il tuo corpo con cibo sano e la tua anima con amore, serenità e compassione.
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