La noia: quel (dolce?) non far niente

“la cura per la noia è la curiosità.” Dorothy Parker

La noia è un’esperienza comune e quasi quotidiana. Ad esempio, molti di noi sperimentano noia mentre si trovano in coda o in lista d’attesa presso un servizio pubblico o alla cassa di un negozio. Spesso la noia è situazionale: viene provocata da scenari monotoni, ripetitivi e poco stimolanti, in cui ci troviamo. Pertanto la noia potrebbe essere alleviata attraverso un semplice cambio di “setting”, di ambiente! Tuttavia, non è sempre così semplice. A seconda del nostro umore, di nostri desideri e del nostro atteggiamento, situazioni considerate stimolanti e significative possono condurre a stati di noia; così come monotone routine possono non far emergere tale emozione. 

Ma vediamo meglio cosa si intende con il termine “noia”.

 

La noia è un’emozione, uno stato psicologico transitorio, caratterizzato da sensazioni di insoddisfazione, irrequietezza e stanchezza o affaticamento mentale. La persona prova un senso di frustrazione, mancanza di intenzionalità e motivazione e sensazione di vivere una realtà inutile. L’elemento che più risalta in questo stato è il passare del tempo, o meglio dire.. il non passare! Il tempo viene vissuto come lento, stagnante, non scandito da attività o eventi. Viene pertanto percepito come non produttivo, non funzionale, senza senso. 

Come per ogni altra emozione, a fare da indicatore di patologia è la quantità: ovvero la presenza di “troppa” noia per “troppo” tempo. Inoltre, anche il modo in cui si gestisce tale stato emotivo può essere indice di gravità. Non è raro il ricorso a comportamenti disfunzionali come abuso di sostanze, spese impulsive e discontrolli alimentari (abbuffate).

Vari studi hanno messo in evidenza la relazione esistente tra noia e tendenza alla depressione, ma anche tra noia e aggressività/ostilità. Inoltre si riscontra una frequente tendenza al sentirsi distanti dagli altri a livello affettivo, alienazione dalla realtà e scarsa assertività. 

Nonostante sembri predominare una visione negativa della noia, questa emozione andrebbe meglio indagata nella sua natura e funzione. La noia motiva alla ricerca di nuovi obiettivi, quando quelli attuali sono stati già soddisfatti o hanno smesso di essere attraenti o significativi. La noia è uno stato regolatore che mantiene in linea con i propri progetti. In assenza di noia, si potrebbe rimanere intrappolati in situazioni insignificanti con conseguente perdita di esperienze gratificanti, a livello emotivo e sociale. La noia è sia un allarme, che ci indica che non stiamo facendo quello che realmente vorremmo fare, sia una spinta, che ci motiva a cambiare obiettivi e direzione.

Sebbene sia difficile che si arrivi a chiedere aiuto psicologico a causa della noia, spesso è proprio con quest'emozione che ci si viene a confrontare durante il corso di una terapia ed essere uno degli aspetti di trattamento psicoterapeutico.

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Dott.ssa Chiara Francesconi

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Riferimenti terapeutici

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Autori: J.Young, J.Bowlby, Jon Kabat Zinn, G. Liotti, Aaron Beck & Albert Ellis

Dott.ssa Chiara Francesconi - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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