Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è un problema psicologico-emotivo caratterizzato da pensieri e/o azioni che si sono trasformati da abitudini rassicuranti in qualcosa che compromette il benessere e la qualità di vita delle persone che ne sono affette e dei loro familiari e conviventi.
Ognuno di noi ha le sue piccole manie, i suoi rituali “propiziatori” e le sue abitudini (ad es. dal non prendere impegni di venerdi 13, al fare un particolare gesto prima di tirare un rigore o iniziare una conferenza pubblica, alla difficoltà a buttar via oggetti perché “un giorno potrebbero tornare utili”). Si potrebbe dire che il DOC sia una forma accentuata e dilagante di queste forme di pensiero e rituali.
Il disturbo ossessivo compulsivo appare infatti caratterizzato da:
- PENSIERI OSSESSIVI: cioè pensieri o immagini che appaiono nella mente in maniera automatica, ripetitiva ed insistente. Sono pensieri che non è facile ignorare e che a volte rappresentano convinzioni, idee e sentimenti contrari a quelli che la persona sente propri, tanto da essere vissuti come “estranei”, ripugnanti o orribili. Essi generano quindi paura, malessere, disagio e tensione. Questi pensieri risultano associati a due tipi di timori:
la paura di essere accusati o di sentirsi in colpa per un atto di irresponsabilità (che può causare danni a sé o agli altri), cioè per non essere stati abbastanza prudenti, accurati, disciplinati ed ligi al dovere.
la paura di essere “contaminati” da sostanze disgustose. In questo caso la contaminazione può essere vista anche in senso più ampio come timore di essere contagiati anche da personalità negative, tratti caratteriali che possono condurre sulla “cattiva strada”, quindi contaminazioni anche della propria onestà e purità come persone. Questa paura sembra fortemente correlata alla successiva possibilità di essere poi rifiutati, isolati e/o aspramente criticati per il fatto di essere stati contaminati e quindi “sporchi” e disgustosi a propria volta.
- COMPORTAMENTI COMPULSIVI: azioni e/o rituali che vengono agiti in maniera ripetitiva, eccessiva e spesso inutile o insensata. Vengono eseguiti con l’intento di placare i pensieri ossessivi, di mettere a tacere l’ansia e la tensione provocate dai pensieri. Sono azioni che dovrebbero impedire l’avvenimento delle “catastrofi” temute e quindi dare un senso di sicurezza e protezione. L’attività compulsiva produce quasi sempre un sollievo per la persona, anche se soltanto immediato e con ben più gravi ripercussioni a lungo termine. I soggetti caratterizzati da comportamenti ossessivo-compulsivi finiscono per compromettere gravemente le loro relazioni sociali e sentimentali e la loro routine quotidiana. Tuttavia l’essere umano agisce spesso e volentieri secondo la modalità “meglio un uovo oggi che una gallina domani”, cioè preferendo una gratificazione immediata non tenendo conto dei danni futuri a cui andrà incontro.
Tipologie di pensieri ossessivi e azioni compulsive:
PULIZIA E LAVAGGIO
Alcuni pensieri tipici: paura di ammalarsi, di contrarre germi, infezioni e malattie e poterle trasmettere ad altri, timore o disgusto di particolari sostanze (detersivi, veleni, secrezioni umane, sudore..) o di particolari persone.
Alcuni rituali tipici: eccessivo tempo dedicato a lavaggi di mani o corpo, o detersione di oggetti o luoghi di casa, eccessiva pulizia e protezione con guanti e altri mezzi di evitamento di contatto.
VERIFICA E CONTROLLO
Pensieri tipici: paura di essere responsabile di qualcosa di orribile o gravoso per sé o altri, paura di provocare danni ad altri, timore eccessivo di commettere errori.
Rituali tipici: controllo di materiali, serrature, lucchetti, manopole ecc.. , ripercorrere ripetutamente anche mentalmente tutti i passaggi necessari per una determinata azione o compito, tentativi di scoprire se qualcuno è stato danneggiato per propria colpa.
AGGRESSIVITA’, SESSUALITA’, RELIGIONE
Timori tipici di poter assalire, ferire o importunare sessualmente familiari, amici o estranei. Timore di dire qualcosa di inappropriato, offensivo o imbarazzante contro il proprio volere e desiderio. Timore di immagini blasfeme e pensieri ritenuti disgustosi o contro i propri valori.
Altre compulsioni: CONTARE, RIORDINARE E CONSERVARE COSE.
Quali sono le possibili cause e origini dello sviluppo del disturbo ossessivo compulsivo?
Come al solito i fattori sono sempre molteplici e devono presentarsi spesso in concomitanza per poter dar avvio al disturbo.
L’eredità “psicologica”, cioè il semplice apprendere per imitazione da un componente del nucleo familiare che soffriva a sua volta di DOC o eccessive manie di controllo, ordine, pulizia e attenzioni.
- Il clima familiare.
Alcune tipologie di educazione familiare possono essere più facili allo sviluppo di problemi ossessivi compulsivi. Tra queste troviamo genitori molto severi ed esigenti, in cui l’eccellenza e le grandi prestazioni dovrebbero essere la routine e gli errori sono scarsamente se non per nulla tollerati e ammessi. I figli possono sviluppare caratteri timorosi e insicuri o idee di perfezionismo.
Famiglie iperprotettive che non lasciano autonomia e la libertà di sperimentarsi e sperimentare il mondo e le strategie per affrontarlo. I figli possono sviluppare poca fiducia in sé, scarsa autostima, dipendenza e timore di sbagliare se affidati a se stessi.
Situazioni familiari in cui vige il tener nascosti conflitti e imperfezioni. Si vive mettendo una maschera e mostrando sempre il lato migliore e armonioso. Ciò può far insorgere insicurezza, incapacità di confronto con gli altri e sensazione di dover sempre essere accondiscendenti e iperadattati ad ogni situazione.
- Fattori di personalità.
E’ molto probabile che un DOC di controllo si sviluppi in una persona con atteggiamenti perfezionisti, che un DOC di pulizia e lavaggi si verifichi in una persona pulita ed onesta. Al contrario pensieri aggressivi e timori di blasfemie è molto probabile che si verifichino in persone timorose, ansiose e religiose, poiché solo una persona tranquilla e pacata si spaventerebbe e cercherebbe di contrastare tali pensieri e li giudicherebbe come terribili e ripugnanti.
- Eventi traumatici, lutti importanti, esperienze di critiche,bullismo,isolamento e derisione gravi, abusi e violenze subite.
Quale trattamento per il disturbo ossessivo compulsivo?
L’approccio cognitivo comportamentale si rivela particolarmente efficace nel trattamento e risoluzione di questa particolare problematica ossessivo compulsiva.
La strategia di eccellenza è quella dell’Esposizione con Prevenzione della risposta, costituita da un esposizione graduale alle situazioni e pensieri ansiogeni e temuti, riducendo i rituali e le azioni compulsive. Ciò contente di apprendere gradualmente a gestire l’ansia e il senso di inquietudine e di disconfermare le proprie convinzioni sul fatto che particolari pensieri possano effettivamente nuocere o far verificare situazioni catastrofiche, e che i rituali eseguiti sono effettivamente utili a prevenirle o ripararle.
Nel contempo è necessario tenere conto delle risorse personali, interiori ed esterne (sostegno emotivo familiari, rete sociale ecc), su cui la persona può contare e far forza per motivarsi in questo cammino. Anche la scoperta delle origini e delle possibili cause del disturbo può portare alcuni giovamenti e presa di consapevolezza di sé e dei propri circoli viziosi di mantenimento del problema.
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