Anoressia, ansia, ossessioni: come guarire dall’ipercontrollo e superare l’inibizione e la rigidità con la RO DBT)

La Radically open dialectical behavior therapy (RO DBT) è un trattamento cognitivo comportamentale mirato a disturbi psicologici caratterizzati da eccessivo controllo e inibizione comportamentale ed emotiva (Ipercontrollo). È quindi rivolto a problemi di anoressia nervosa, personalità ossessivo compulsive, stati d’ansia e depressioni croniche.

L'autocontrollo - la capacità di inibire impulsi e desideri e di ritardare la gratificazione per perseguire obiettivi a lungo termine - è spesso equiparata al successo e alla felicità. In effetti, i fallimenti nell'autocontrollo caratterizzano molti dei problemi personali e sociali che affliggono la civiltà moderna: come l'abuso di sostanze, le attività criminali, la violenza domestica, le difficoltà finanziarie, il fumo e l’obesità. E un gran numero di ricerche scientifiche si focalizzano sulla comprensione, la prevenzione e il trattamento dei deficit nell'autocontrollo.

Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che anche un eccesso di autocontrollo può essere problematico. L’eccessivo autocontrollo si associa all'isolamento sociale, a uno scarso funzionamento interpersonale, e a gravi problemi di salute mentale di difficile trattamento, come ad esempio anoressia nervosa, depressione cronica e disturbo ossessivo-compulsivo della personalità.

 

ipercontrollo e rigidità

L’ipercontrollo non è facilmente individuabile. Anche se gli individui ipercontrollati sperimentano un'elevata attivazione psicofisica (ansia, depressione e risentimento, per esempio), è probabile che essi minimizzino il loro disagio personale quando interpellati a proposito (la classica risposta “Sto bene”). Di conseguenza, è meno probabile che cerchino un trattamento psicologico. Spesso nessuno al di fuori della famiglia è a conoscenza del disagio psicologico interiore degli individui ipercontrollati.

Alcuni convincono sé stessi e gli altri che la loro costrizione, il comportamento rigido, governato da regole e uno stile interpersonale distaccato sono normali o addirittura ideali.

Essi tendono a essere seri nella vita, a stabilire elevati standard personali, a lavorare sodo e a comportarsi sempre in maniera adeguata, e spesso sacrificano i loro bisogni personali al fine di raggiungere obiettivi desiderati o aiutare gli altri. Nel loro intimo, tuttavia, spesso si sentono spesso in difficoltà nell’avvicinarsi agli altri e incapaci di stringere relazioni intime.

 

L’ipercontrollo è caratterizzato da quattro aspetti negativi:

  1. Bassa ricettività e apertura, che si manifesta come scarsa apertura al nuovo e all’inaspettato, evitamento di incertezze e rischi, sospettosità, ipervigilanza, marcata intolleranza alle critiche e alle opinioni discordanti;
  2. Scarsa flessibilità, caratterizzata da esigenze compulsive per la struttura e l'ordine, perfezionismo, elevato obbligo sociale e dovere, ripetizioni, premeditazione e pianificazione ed alta certezza morale (la convinzione che c'è solo un "giusto" modo di fare qualcosa)
  3. Espressione emotiva altamente inibita e scarsa consapevolezza emotiva, che si manifesta attraverso l’inibizione dell’espressione emotiva appropriata al contesto (per esempio, presentazione di un viso piatto in risposta a un complimento) o tramite espressioni incongruenti con l’emozione (ad esempio, un sorriso in risposta al disagio), e scarsa consapevolezza delle sensazioni corporee.
  4. Scarsa connessione sociale e mancato senso di intimità con gli altri, che si evince dal distacco e dalla distanza mantenuta nelle relazioni, dalla sensazione di essere diversi dagli altri, dal frequente confronto sociale, dai forti sentimenti di invidia e amarezza.

Un principio centrale della RO DBT è che l'autocontrollo è altamente, e forse universalmente, apprezzato nella maggior parte delle società, e che il valore attribuito all'autocontrollo influenza il modo in cui un la società definisce comportamenti devianti o anomali.

Per le persone ipercontrollate, la venerazione sociale per l'autocontrollo è allo stesso tempo una benedizione (la capacità di autocontrollo di questi soggetti è spesso ammirata) e una maledizione (la loro sofferenza personale, unita all’autocontrollo, spesso non viene riconosciuta). Infatti, le persone ipercontrollate fissano standard elevati per sè stessi (e per gli altri) e sono degli esperti nel non-apparire anomali nei contesti pubblici. Non sono certamente quelli che urlano dall’altro lato della strada per farsi sentire dagli amici. Piuttosto, sono perfezionisti che tendono a vedere ovunque degli errori (compreso in sé stessi) e che lavorano più sodo di altri per prevenire problemi futuri.

Eppure sappiamo che il benessere emotivo richiede la convergenza di tre aspetti: l’apertura, la flessibilità e il senso di connessione sociale. Una vita aperta implica la ricerca attiva di ciò che ci è sconosciuto per imparare da un ambiente in continuo cambiamento. L'apertura radicale migliora anche le relazioni perché modella l'umiltà e la volontà di imparare da ciò che il mondo ha da offrire. In quanto tale, l'apertura radicale spesso ci impone di sacrificare le nostre convinzioni e autocostruzioni, ed è per questo che la pratica dell'apertura radicale può rivelarsi a tratti emotivamente dolorosa.

La psicoterapia cognitivo comportamentale, con l'aiuto dei suggerimenti provenienti dalla Radically Open Therapy (RO DBT), consente di apprendere modi più flessibili di affrontare il mondo, gli altri e sé stessi. Aiuta a maturare la capacità di saper equilibrare i bisogni personali con le necessità esterne e di trovare un giusto compromesso tra i bisogni di accettazione sociale, senso di agenticità e controllo sul mondo, intimità e relazioni affettive e rilassatezza/libera espressione di sé.

 

Letture correlate: Che cos'è il perfezionismo e quando diventa pericoloso per il benessere mentale.

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Dott.ssa Chiara Francesconi

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Autori: J.Young, J.Bowlby, Jon Kabat Zinn, G. Liotti, Aaron Beck & Albert Ellis

Dott.ssa Chiara Francesconi - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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